Il nostro punto di vista sull’opera dell’amministrazione
Lavori pubblici e promesse non mantenute
Sono ormai passati tre anni dalle elezioni e due progetti fondamentali rimangono fermi: la costruzione della casa di riposo e del polo scolastico, entrambi promessi con insistenza in campagna elettorale. A oggi, la casa di riposo è ancora in attesa, e il polo scolastico è in netto ritardo, nonostante le promesse. Questi ritardi portano a riflettere sull’impatto che avranno non solo sui più giovani e anziani, ma soprattutto sulle tasche di tutti i cittadini.
Costi e sostenibilità
I costi per tutti i progetti sono aumentati notevolmente, mettendo a rischio la realizzazione di altre opere fondamentali per il nostro Comune. Per esempio, per asfaltare le strade si è dovuto ricorrere a un mutuo di € 1.600.000, scelta che potrebbe portare a un aumento delle tasse comunali, in primis l'IMU. Il dover accedere a un finanziamento per pagare delle manutenzioni ordinarie anziché nuove infrastrutture, è sinonimo di difficoltà nella gestione ordinaria.
Cura e manutenzione del bene pubblico
Purtroppo, osserviamo una crescente mancanza di cura nella manutenzione ordinaria: caditoie, aiuole, strade e altre opere pubbliche rimangono trascurate, nonostante i nostri solleciti e i solleciti diretti di tanti cittadini.
Bilancio e affidamenti esterni
Per la prima volta, il bilancio consuntivo è stato chiuso praticamente senza avanzo, e questo comporta che per qualsiasi nuova struttura si dovrà ricorrere nuovamente a mutui il cui pagamento delle rate incide pesantemente sulla spesa corrente. Inoltre, molti lavori vengono affidati a professionisti esterni con aggravio dei costi, nonostante il Comune disponga di un ufficio tecnico con persone che potrebbero svolgere queste attività internamente.
Clima di confronto e comunicazione
Per la prima volta nella storia del Comune di Grezzana è stato incaricato un avvocato con l’obiettivo di “moderare” le voci di dissenso. Pur rispettando ogni scelta e invitando i cittadini a protestare senza insultare, ci chiediamo se questo approccio non possa limitare i cittadini dall’esprimere liberamente le proprie idee e preoccupazioni.